Automation Integrator: studiare l’automazione sui singoli macchinari? No, grazie! La fabbrica intelligente ragiona sull’intero processo di produzione

I vantaggi di ragionare l’automazione in modo integrato sono maggiori quando viene messo in discussione l’intero processo produttivo, evitando quindi di concentrarsi esclusivamente su una singola fase di lavorazione.

Le inefficienze produttive si annidano spesso in voci e attività di lavorazione difficili da scovare; una sommatoria di più gap di disfunzione produttiva disseminati lungo tutta la linea. Ecco che, in questo caso, è molto importante affidarsi a qualcuno capace di ragionare in modo ampio e non a compartimenti stagni. La figura del system integrator o automation integrator (nel caso dei processi industriali) può giocare un ruolo di fondamentale importanza quando alle competenze informatiche si combinano anche capacità di consulenza applicativa utile a misurare le disfunzioni. Attraverso l’utilizzo di indicatori globali di rendimento come l’OEE (approfondisci l’argomento qui), un buon automation integrator sviluppa l’infrastruttura tecnologica più personalizzata e adatta a eliminare le inefficienze, trasformando i vecchi sistemi di produzione analogici in macchinari intelligenti.

 

Ma cos’è, o meglio chi è, il system integrator o automation integrator?

Con il termine inglese system integrator viene indicata un’azienda che si occupa di far dialogare impianti diversi tra di loro allo scopo di creare una nuova struttura funzionale che possa utilizzare sinergicamente le potenzialità degli impianti d’origine e creando quindi funzionalità originariamente non presenti. I sytem integrator si dividono in due categorie principali:

 

  • integrator specializzati su applicazioni e settori specifici, spesso molto complessi.
  • integrator multisettoriali, ovvero dotati di competenze e conoscenze più trasversali, adatte ad applicazioni più diffuse. In questo caso la fusione di più competenze, maturate in settori diversi, porta ad un travaso di esperienze (proprio come nei vasi comunicanti) e ad una completezza maggiore nelle soluzioni. Tendenzialmente il modo più economico di innovare è proprio quello di portare esperienze già collaudate derivanti da altri settori.

 

Attenzione però

Non stiamo solo parlando di dotarsi di nuovi macchinari completi di dispositivi compatibili con l’Internet of Things (IoT), ma di usare la capacità di integrazione per mettere in relazione tutte le fasi di un processo produttivo. Ecco che, macchinari di vecchia data e analogici vengono dotati di software e sensori; o vengono serviti da robot che, collegati a un cervello di comando unico, riescono ad automatizzare anche le fasi di processo più difficili da automatizzare.

 

Un esempio?

Immagina una serie di vecchie presse che svolgono funzioni diverse e che vengono sincronizzate all’unisono in un processo dove diversi bracci automatici, ognuno con il proprio compito, collaborano per sottoporre la lamiera alle diverse lavorazioni tra: alloggiamento preciso del pezzo e controllo assoluto della qualità. Ecco che, il system integrator ha creato un’infrastruttura informatica, con l’obiettivo nobile di automatizzare tutto il processo produttivo, indipendentemente dai macchinari a sua disposizione che, anche se datati, sono stati recuperati, integrati e trasformati in impianti Industria 4.0.

 

Agevolazioni e opportunità

L’Industria 4.0 promuove l’integrazione di sistemi, hardware e software utilizzati nella produzione industriale per il monitoraggio e controllo di macchine, apparati, impianti, singoli dispositivi.

I system integrator giocano un ruolo importante anche per quanto concerne i Big data e gli Analytics: la miriade di dati prodotti dalle piattaforme dell’Industria 4.0 deve essere infatti sfruttata, gestita e interpretata, in modo da potersi realmente trasformare in un vantaggio per il cliente finale.

Il nostro sistema paese, ha capito l’importanza di questo nuovo paradigma, e ha deciso di aiutare le aziende che credono nell’integrazione di processi e nell’automazione industriale, definendo degli incentivi significativi dedicati appunto all’Industria 4.0.

Nell’ambito del piano governativo sono presenti, infatti, misure fiscali appositamente progettate per sostenere gli investimenti. La Legge di Bilancio ha definito un vantaggio pari del 40% sul valore totale per l’acquisto di beni ad alto contenuto tecnologico. Esso è compatibile anche con altre agevolazioni come il credito d’imposta per ricerca e sviluppo, Sabatini e altri incentivi che possono aiutare effettivamente le Aziende nel passaggio epocale alla Quarta Rivoluzione Industriale. Questi incentivi tendenzialmente sono considerati dalla maggior parte delle aziende italiane, all’interno dei budget annuali, sommando Industria 4.0 e Sabatini pari al 50% sul totale dell’investimento.

In altre parole semplificando il concetto, grazie a questo incentivo, le macchine e gli impianti alla fine costano la metà dell’importo totale presente in fattura.

Un bel passo avanti che porta fiducia in tutto il settore industriale italiano e lo supporta concretamente verso sistemi di produzione efficaci e di ultima generazione.

 

Scalabilità

Un fattore infine che favorisce molto gli investimenti in questo settore è la loro scalabilità: di solito le aziende preferiscono iniziare il processo di digitalizzazione con sperimentazioni di piccole dimensioni, che magari possono essere estese in un secondo momento. In tal senso, quindi, un ridotto investimento iniziale può dare modo di comprendere la potenzialità della tecnologia e di sentire quindi la necessità di muoversi verso questa direzione in tutta la realtà aziendale.

RK Macchine – Forte di una lunga esperienza nell’automazione delle macchine e dei processi, oggi è in grado di fornire un approccio integrato per creare un ecosistema tecnologico avanzato: dagli elementi meccanici alla loro gestione via software, dalla robotica alla manutenzione predittiva, fino alle soluzioni di controllo.  Noi di RK sviluppiamo sistemi specifici per i principali settori industriali come manifatturiero, medicale, fmcg, food & beverage, e offriamo soluzioni per l’automazione di macchine, impianti e robotica applicativa, fornendo supporto in tutte le fasi di sviluppo: dall’ascolto iniziale delle necessità, all’Engineering al Commissioning.

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